Inaugurazione in contemporanea con l'esibizione "solo piano" di Robert Bisha.
. "Le "mie" donne - dice l'autore - sono forti, indipendenti da ogni sovrastruttura educativa morale monoteista e contemporanea; sono libere da ogni etica, non hanno bisogno di nulla, neppure di uomini. Forse sono arcaiche, politeiste, combattive, appartengono ad un'essenza femminile dimenticata e sotterrata da morali successive, "maschiliste" e romantiche, che le hanno oscurate e nascoste nelle tenebre dell'inconscio, e delle grotte, dove si nascosero le ultime streghe, in realtà sacerdotesse reiette e perseguitate. Le disegno da sempre, - continua l'autore - come un bisogno, una necessità impellente che urla dal fondo dell'anima." Queste donne sono spesso simili come gemelle, e cercano di incontrarsi e fondersi fra loro, sia tramite l'amore che tramite la lotta. Hanno perciò un carattere archetipico e certamente, per l'autore, la funzione catartica del "mandala".






















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