Biografia
Irena Iris Willard è una giovane fotografa franco-polacca nata a Parigi, laureata in Patrimonio culturale presso l'Università di Parigi XI, in Traduzione presso l’I.S.I.T. di Parigi e in Gestione di progetti europei a Venezia. Grazie ad un progetto europeo dell’Accademia di Belle Arti di Roma e al Progetto giovani del Comune di Padova, Irena è venuta nel nostro paese per vivere il suo sogno d'arte italiano.
Irena Iris ha ereditato la sua passione fotografica dal nonno e dalla madre, artista a Montmartre. Dal nonno ha anche ereditato alcune delle macchine fotografiche analogiche che utilizza per i suoi lavori, onorandolo lui e il suo dono perpetuandone la vita.
Le sue opere di luce e riflessi collegano l'arte visiva e l’arte verbale, la luce e la calligrafia: come scrive la poetessa e critica d’arte Claire Tardieu, nelle opere di Irena “Le linee ballano con la luce, esplodono da galassia a galassia, tracciano le lettere di un futuro che appare come l'alfabeto delle stelle di Mallarmé”.
Irena Iris Willard ha partecipato a numerose mostre come "Giovani Artisti Europei" presso la Galleria della Rappresentanza della Commissione europea a Roma, ma anche presso il Centro Culturale di Padova, in alcune gallerie a Parigi, nonché alla Fiera di Arte Contemporanea di Forlì.
Ha anche ricevuto il “Premio Speciale Poesia“ della Società dei Poeti francesi per il suo libro di poesie e fotografie "Ombre nébuleuses" nela prefazione del quale il poeta Elie Kahn ha scritto: “il desiderio dell'artista è quello di rimanere sempre fedele al sorriso dell'ispirazione e della fragilità preziosa della vita”.
Dopo gli attenti di Parigi dell'autunno scorso, Irena Iris ha concepito e realizzato la mostra “Parigi sarà sempre Parigi, città della luce per sempre”. Recentemente è stata invitata a partecipare a Matrioska presso l'Ala Nuova del Museo della città di Rimini con fotografie di Riflessi sulla Rinascita di Parigi.
Al Festival di fotografia Medifest Irena ha presentato Metamorfosi della Luce.
Secondo Irena Iris: “Con Metamorfosi della Luce cerco di far apparire la luce anche nei momenti più bui, come dopo gli attentati. La luce sembra uscire anziché entrare nella machina fotografica, non è più catturata da Lei, ma in un magico movimento al contrario, esce nel mondo per schiarirlo. La luce compie la sua metamorfosi per diventare aria, raggi, veli, scale verso il cielo, fiori di speranza. Che la luce sia sempre con noi anche nei momenti più bui”



