Biografia
La mia arte se volete chiamarla arte, è quella di avere capito che il privilegio di un artista è una sorta di trasversalità anarchica, ovvero sposare l'arte con l'utopia. La maggiore intuizione che potessi avere?
E' il concetto “che libertà è partecipazione", mentre oggi noi/loro siamo spettatori della politica, della cronaca, degli orrori di questo mondo infetto o peggio ancora tifosi. Che, per definizione, non ragionano.
Io mi sforzo di uscire dai canali tradizionali con manipolazioni ed esercizi pittorici, cinematografici e a livello musicale con una ricerca del suono partendo dal rumore “noise” (come si chiama in materia musicale), manipolando suoni e immagini in contenteporaneità, esercizio già conosciuto dai Dadaisti e da William S. Burroughs a partire dagli anni ‘60 sia in scrittura che nei suoi “cut up” cinematografici, poi mi aiuta la filosofia studiata, la musica e la mia pregevole tecnica appresa durante 30 anni di lavoro sul digitale. Buona visione.



