Biografia
Estratto da :
La linea analitica della pittura di Stefano Pisano
di Ivana Mulatero
Cap.: “Polipi, calamari e... Skin series (1° parte)
«Per me l’acciaio suggerisce una dimensione atemporale, una profondità di spazio indefinito – afferma l’artista - quelle che per Pistoletto erano figure che si muovevano, ora sono solo ombre e luci, come se la realtà, la Pittura, entrasse in una dimensione spazio-temporale indefinita». In questo modo la scena pittorica si dilata a dismisura, e lo spazio del quadro non presenta più confini certi, esattamente come la definizione figurale non è più realistica.
Tutto ciò è utile per inquadrare programmaticamente “Skin series”, realizzata con i colori ad olio trasparenti e gelatinosi, condizione quest’ultima per offrire, davvero, la parvenza sensibile di un’epidermide che si dilata e che rimanda ad un universo biologico, nella fattispecie ad un mondo di creature marine. Polipi, calamari e pesci di vario tipo prestano la loro textures epidermica, sottoposta ai procedimenti di scansioni. Le immagini filtrate sono, al massimo grado, realistiche e contengono già in sé un gradiente di deformazione e di modifica sensibile delle forme, ulteriormente accentuato nel successivo filtro delle pennellate, per giungere ad un punto in cui accade una contraddizione. Un paradosso percettivo evidente, rovescia la riconoscibilità dei soggetti nell’indistinto. «Le immagini perdono la loro dimensione spaziale concreta, che appartiene alla visione comune dell’uomo. L’oggetto portato alle condizioni estreme di spazio dilatato perde la sua connotazione abituale». (Pisano) C’è quindi un limite su cui lavora l’artista, ed è quando le forme non hanno più alcun punto di riferimento, nell’ambito di uno spazio esteso, e la stessa dilatazione e deformazione delle forme scompare. Da qui in poi non esistono più definizioni accertate e condivise sulle cose reali: la pittura diviene un campo percettivo inquieto, una immagine della mente, e vive sulla soglia tra l’astratto e il reale.
Per quanto riguarda la scansione, è un procedimento tecnico che sostituisce lo scatto fotografico, e migliora la resa, nel senso di presentare l’immagine sottovuoto, priva di aria. All’opposto, le immagini ottenute fotograficamente avrebbero serbato anche l’aria con la funzione di mediare i piani di lettura del dato reale, come già sapeva Leonardo per i suoi paesaggi atmosferici. Non esiste, invece, per Pisano alcuna mediazione possibile; con lo scanner l’immagine è diretta, si presenta secondo una traiettoria visiva inedita, come non l’abbiamo vista mai se l’associamo all’idea di un polipo che ci siamo depositati nella mente. E, infatti, cessa di essere un polipo, per acquisire lo status di materia organica che cede alla pittura la sua textures epidermica.


