Biografia


Nato a Sarzana nel 1984 inizia il proprio percorso artistico attraverso la cosi definita street-art affiancando la passione per il colore allo studio delle materie scientifiche nel liceo statale T.Parentucelli di Sarzana , la passione per la pittura vera e propria viene affinata in due botteghe d'arte , la prima a Marina di Carrara con in pittore Nino Veronica , con il quale affina le tecniche impressionistiche e le prime teorie del colore , in un secondo tempo nella bottega sarzanese di pittura antica del pittore Piero Colombani con il quale strinse un legame di lavoro fino al 2007 , nel frattempo terminati gli studi scientifici si dedica a pieno allo studio dell'arte iscrivendosi all'accademia di belle arti di Firenze , terminato il primo anno accademico trasferisce la propria residenza a Bocca di Magra nella casa natale e i propri studi all'accademia di belle arti di Carrara fino al conseguimento della laurea con 110-100 .nel 2008 continua in parallelo i propri studi pittorici con lo studio delle tecniche del marmo nell'istituto tecnico del marmo P.Tacca.
Ora lavora a tempo pieno alla nascita delle proprie opere marmoree nello studio Monfroni.
LO STILE: OPERE PITTORICHE e SCULTURA

Lo stile pittorico si è evoluto in anni di studio della tecnica di pittura a spray o Aerosol-Art. Dipinge su differenti supporti e formati, dalle tele di piccole dimensioni a pareti di edifici residenziali e industriali.

Predilige il genere figurativo con anatomie umane e figure oniriche pescate dal più profondo "io",da qui l'origine dell'ultimo pseudonimo ,semplicemente "io" affiancato dall'anno di esecuzione , giocando tra colori e pesaggi irreali , strutture complesse su di uno sfondo che affiora fondendo parti di immagine. Durante l'esperienza maturata nell'arte urbana ha interpretato un lettering grafico in stile 3D, in cui le lettere sono formate metaforicamente da nastri che, si staccano dallo sfondo contorcendosi in una danza armonica di linee arcuate , punti di fuga e architetture assurde alla Escher. Piano piano il lettering sta abbandonando il ruolo di protagonista raggiungendo l'astrazione dell'arte contemporanea.