Biografia
GIUSEPPE FORTE. BIOGRAFIA
(a cura di A. Sciarpelletti)
Se è vero che le persone portano molto di sé nel nome, il caso di Giuseppe può esserne un’evidente conferma. Forte. Come l’energico suo presentarsi, affermarsi, talvolta sovrastare.
Nato nel 1976 e cresciuto al confine più a nord della Calabria, approdato a Roma per studiare biologia, terzo di quattro figli, Giuseppe scopre l’universo della pittura quasi per caso nel 2006. Racconta di una promessa fatta al suo tutor ai tempi del dottorato di ricerca, quando, un po’ per gioco e un po’ per sfida, promette di far parlare di sé, se non come virologo molecolare impegnato nella lotta all’HIV, come pittore.
Inizia così la sua scoperta. Tra tele comprate a metraggio e vernici colate in punta di piedi, girando attorno all’idea di dare sensi, direzioni, immagini nascoste, visioni. Gioca con i colori primari. Punta all’essenziale anche nella forma ma la scompone, tra vuoti e linee che chiudono - perentorie - e delimitano spazi da riempire. Non passa attraverso la storia, i cataloghi, le voci più autorevoli della critica. Chi lo conosce sa che l’immediatezza - talvolta l’urgenza- è ciò che più gli appartiene.
Le sue opere nascono dall’improvvisazione, necessariamente su note, e non prediligono un verso. Chiamano in causa l’osservatore, in un gioco di rimandi, richieste, sottili provocazioni. Quella di Giuseppe è dunque energica espressione di sé e, in quanto tale, necessaria, spesso faticosa, sentita che lo proietta o piuttosto lo riporta a una dimensione originaria, si direbbe infantile.
“..imparare a dipingere come un bambino”, meta ambiziosa alla fine di un lungo percorso, ri-iniziare dal principio. È questa la risposta che da qualche anno Giuseppe ha trovato per colmare il vuoto creativo che l’abbandono della ricerca gli aveva lasciato. E oggi è questo, forse, il senso celato delle sue opere.



