Biografia

I miei lavori fotografici sono serie di autoscatti che costituiscono un’ indagine su temi esistenziali, in particolare sugli opposti dualismi, presenza-assenza, memoria-oblio, ascesa e discesa dell’uomo, bene-male, peccato-espiazione.
Atmosfere rarefatte, visionarie e oniriche, popolate da figure femminili spettrali, celate e svelate, misteriose e sensuali a volte sospese e fluttuanti che parlano dell’ineluttabilità della morte, dell’inesorabile trascorrere del tempo, della necessità di lasciare una traccia del nostro passaggio, del doppio movimento di acsesa e discesa, progresso e regresso, evoluzione e involuzione dell’uomo.
Il significato delle immagini è arricchito dalla scelta cromatica del bianco e nero, tesa a focalizzare l’attenzione sul concetto dualistico.
Numerosi sono i riferimenti all’ iconografia cristiana e ad episodi biblici.
Elementi ricorrenti in quasi tutte le serie sono, i capelli, materiale organico e fragile, dunque legato alla vita, destinato a perpetrarsi nel tempo anche oltre la morte, i vestiti luoghi della memoria che recano le traccie del corpo che hanno contenuto, divenendo una sorta d’immagine devozionale, ed il velo, tessuto leggero e ambiguo, che con la sua materialità incorporea e ambiguità visiva, è metafora dell'eterno dualismo vita-morte.
E’ dunque una fotografia intima ed evocativa, tesa a comunicare un messaggio interiore attraverso il silenzio della riflessione.