Biografia

-Progettualità dell’opera-

Non esiste un progetto dell’opera,esiste un anti-progetto,se vogliamo un fare senza regole, in cui ciò che viene elaborato non è tanto una ricerca scrupolosa dell’immagine ma la costruzione e, conseguentemente,la distruzione dell’immagine stessa.Focalizzazione di tracce,linee,punti che si dispongono sulla superficie della tela e la lotta che ne deriva.Una lotta però legata alla contingenza e non come fine ultimo,dunque una generante casualità di cui non si conosce l’esito ma di cui se ne intuisce la forza creatrice.Di conseguenza l’opera diviene conoscenza di sé e del mondo,un vissuto interiore,una parte della psiche,un’idea primordiale dell’arte(universale)che si sarebbe potuto rivelare in qualunque contesto storico.E’,in altri termini, la cristallizzazione di un sentimento che approda al riconoscimento di una forma,in una specifica configurazione stilistica.
Nell’opera pittorica la tecnica interagisce con l’intenzionalità.E’ la tecnica infatti che suggerisce il percorso,in una delicata e sedimentata evoluzione,dove ogni spostamento della mano è del tutto casuale-causale,perciò la “distrazione” per il pittore è fondamentale.Sia la tecnica sia l’immagine sono strettamente connesse ad una ritualità che attraverso i secoli è rimasta spontanea,istintiva;la mano forma sembianze,segni,colori.
Adriano Di Bartolo