Fotomontaggio 2
L’uomo cammina per giornate tra gli alberi e le pietre. Raramente l’occhio si ferma su una cosa,
ed è quando l’ha riconosciuta per il segno d’un'altra cosa…
Tutto il resto è muto e intercambiabile,
alberi e pietre sono soltanto ciò che sono.
Finalmente il viaggio conduce alla città di Tamara.
Ci si addentra per vie fitte d’insegne che sporgono dai muri.
L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose ...Se un edificio non porta nessuna insegna o figura,
la sua stessa forma e il posto che occupa nell’ordine della città bastano a indicarne la funzione…
Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la città dice tutto quello che devi pensare, ti fa ripetere il suo discorso e mentre credi di visitare Tamara non fai che registrare i nomi con cui essa
definisce se stessa e tutte le sue parti.
Come veramente sia la città sotto questo fitto involucro di segni, cosa contenga o nasconda, l’uomo esce da Tamara senza averlo saputo.
… Città tratta dal libro “Le città invisibili” di Italo Calvino.





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complimenti
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