il mare di pietra
Materiali e tecniche utilizzate per la realizzazione dell’opera.
Mattonella in pietra Rainbow teak che rappresenta una marina.
Descrizione dell’opera.
Questa è l’opera fondamentale che ha fatto nascere il Movimento Marmista.
Nel constatare ciò che la natura aveva creato, l’artista in essa vide ciò che la pietra celava e, con piccoli ritocchi, ne trasse l’immagine intrinseca.
Ecco quel ritorno alla natura anelato da Louis Magro e vagheggiato dagli uomini fin dai tempi di Aristotele, il quale affermava che “la natura è sostanza di quelle cose che hanno un principio di movimento”.
Più tardi, nel Rinascimento, Leonardo da Vinci disegnava l’uomo vitruviano: nella natura c’è una trama segreta di influssi misteriosi che l’uomo, poiché è un microcosmo che riflette in sé un macrocosmo, può penetrare proprio per la sua affinità con la natura.
Si arriva così all’età moderna con Rousseau che auspicava un “ritorno alla natura”, benefica e spontanea, con l’abbandono delle artificiose strutture sociali e culturali, cause dei mali e delle ingiustizie che colpiscono l’uomo che ha lasciato la sua iniziale benefica condizione naturale.
Con Schelling, poi, nasce la filosofia della natura: “La natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito è natura invisibile”.
Con questo brevissimo ed incompleto excursus storico, ho voluto far capire ciò che ha fatto dire all’artista “la natura ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno … anche l’arte”. Ecco che la natura non nutre solo il corpo, ma anche lo spirito.







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