La danza dell'Universo
E’ un multiverso che si comporta e vive come una singola particella di luce o materia. Un universo raffigurato da un insieme , un incontro, una danza eseguita dalle forme e dai colori, teso a mostrare la sua capacità di moltiplicarsi in un numero infinito, ovvero infinite versioni di ciascuno di noi in dimensioni sconosciute, inosservabili: la vita eterna. Un gorgo cosmico blu con macchie di colore dalle tonalità che vanno dal rosa al viola, dal blu al celeste, al centro del quale irrompe la silhouette di una figura umana evanescente, ermafrodite; un corpo gentile connotato dalla grazia femminile e dalla forza maschile, la cui primordialità è stigmatizzata nel manto di capelli in movimento; un corpo che mette in scena un passo di danza, in un lancio sospeso nel vuoto e che incarna l’energia cosmica come emblematica metafora della vita, simboleggiata da una Yoni, l’energia cosmica che inghiotte il Lingam, che è fonte di vita e di intelletto. Una figura umana con le braccia aperte e tese e le gambe unite disegnano un triangolo con il vertice verso il basso, segnato dal piede sinistro, che incarna cielo terra e umanità, corpo e spirito, il flusso di un tempo senza tempo e di uno spazio senza spazio, ossia senza forza di gravità. La gamba destra spezza il perimetro del triangolo, dal quale erompe e si libera al fine di simboleggiare l’esistenza di altre dimensioni. Il contenuto scientifico di questo dipinto ritrae il tentativo di comprendere il senso delle cose e di decodificare il mistero nascita/morte, l’esistenza. L’Universo è realizzato con macchie di colori sovrapposte ed unite attraverso il movimento fisico della tela posta su un’altalena; un movimento ripetuto da diversi punti della tela; un modo di dipingere che coinvolge l’intero corpo dell’artista e che inscena l’amplesso sacro tra Airin, la tela e il colore.







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