La Maternità
La curiosità scientifica di Airin pone al centro di questo dipinto la sua passione per i misteri del cosmo e della creazione. Raffigura un Universo bambino, racchiuso in un grembo materno, ovvero una nebulosa primordiale bianca e gassosa fluttuante in un oceano di vuoto infinito. E’ il Big bang, il punto che iniziò a dilatarsi ed espandersi che rappresenta l’origine, la singolarità , il “Si nasce soli”, quel punto dal quale l’essere umano non è escluso, ma anzi viene posto al centro di tutto, simboleggiando l’essere figlio e l’essere madre al contempo; un Airin madre di se stessa, racchiusa in un vortice di stelle e gas fluttuanti; il colore-materia, amante fedele e indiscusso, l’unico puro amore, diventa il mezzo per creare e procreare. Airin traduce in arte quelle costanti, ossia numeri inspiegabili, dimensionali che combinati tra loro ci rendono i costituenti della materia e le forze che li fanno stare insieme.







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