splitnik

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Il dipinto illustra l’avvenimento storico chiave nel periodo della “Guerra fredda” che vide l’incontro fra il vice presidente degli Stati Uniti Richard Nixon e il presidente del Consiglio sovietico Nikita Chruščëv, e si svolse a Mosca, il 24 luglio 1959, in parte in varie sedi dell’Esposizione Nazionale Americana, in parte nella cucina di una casa prefabbricata divisa in due, denominata per questo “splitnik”, da “to split” (dividere) e Sputnik, da cui il nome di “dibattito in cucina”. L’episodio segnò una distensione solo apparente nei conflitti, in cui ciascuna delle due grandi potenze cercò di mettere in evidenza e di far valere i principi del proprio sistema.
L’opera di Sebastiano Magnano fissa un momento chiave dell’incontro, una fase preparatoria del discorso, immortalando i due protagonisti nell’atto di rivolgersi la parola, Nixon che indica a Chruščëv i vantaggi degli sviluppi tecnologici e dello stile di vita americano, in un bianco e nero che sottolinea il valore di cronaca dell’evento, il suo occupare uno spazio incisivo nella storia mondiale.
La pittura definisce i volti e delinea i ritratti dei due personaggi, attorniati da una cerchia più o meno anonima di partecipanti, il segno individua quindi con precisione i contorni delle figure per dissolversi ed infittirsi poi in pennellate libere e mosse, com’è proprio dello stile dell’artista, marcando concettualmente, con una spaccatura centrale, il divario fra i due mondi. Sebastiano Magnano descrive momenti peculiari denotandone il carattere iconico e rappresentativo, accentuandone il rilievo e la significanza e allo stesso tempo lasciandoli sfumare come sembianze che affiorano in spazi non ben distinti della memoria (21.02.2018 Maria Palladino).

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