To be or not to be
Così il progetto è stato denominato "To be or not to be" in virtù delle contrapposizioni che si rinvengono tra immagini, poco tangibili materialmente, di persone che dovrebbero essere reali e presenza fisicamente concreta di manichini che di umano hanno ben poco.
In questo modo i manichini assumono con la loro tridimensionalità una vita propria, seppur fredda, a volte sdegnata a volte sognante". E a questo punto chi dei due può veramente dire di essere o non essere?"



















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