POVERA PATRIA
Magnano è sensibile alle poetiche del terzo millennio, quelle che riguardano gli ultimi, gli illegittimi, gli immigrati, i diversi, i discriminati. Eppure il sole sorge per tutti e la terra fiorisce e fruttifica per ogni creatura. Il creato è il luogo deputato di chi ha avuto la vita, è lo spazio di espressione di chiunque abbia ricevuto il palpito della terra. La sua pittura è contro gli egoismi ed alza alto il vessillo della solidarietà sotto il quale la politica e l'economia dovrebbero trovare espressione.
Magnano dipinge ascoltando il lamento degli ultimi e con le sue pennellate si fa paladino degli indifesi, dei senza Patria, dei cercatori d'amore e accoglienza.
Paolo Giansiracusa









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