Natura morta

Natura morta

Pittura, Natura morta, Tecnica mista, 95x60x3cm
Frascati, convento di S.Bonaventura
Circa cinquanta opere eseguite a pastello raffigurano, in una luce che fatica a mostrarsi, personaggi paesaggi, oggetti che sembrano galleggiare in un tempo sospeso. Atmosfere ovattate, indistinte racchiudono come in un bozzolo primordiale uomini chini sulle Scritture o intenti a dibattere gli oscuri significati di una Legge severa. Quella di Edith Stein , suora carmelitana convertita, rappresentata nei momenti culminanti del suo martirio ad Auchwitz è una delle rare presenze femminili nei quadri di Lifschitz . Ma non c'è angoscia in questa figura solo serena rassegnazione come quella dell'agnello sacrificale sulla soglia dell'altare. Le vedute di Venezia sono di incomparabile bellezza in una luce lattiginosa che adombra più che illuminare le facciate, i percorsi d'acqua, i cieli rannuvolati. Spesso su queste atmosfere sospese riluce un raggio verticale che incrocia l'orizzonte a formare il segno distintivo, il logo si direbbe oggi di quel credo religioso cui l'Autore ha aderito in età giovanile.” E’ il segno della misericordia divina che scende sul mondo” ci spiega Daniel durante la conversazione che abbiamo con lui nella sala da pranzo.
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