metafisica

da "Ariccia attraverso i quadri ci Carlo Fortini"
..colpisce in alto a destra la presenza irruenta di un angelo dall'aspetto più immanente che trascendente, un angelo vicino agli uomini, che quali li tocca, li scuote per dirgli: destatevi! E' ora di far risplendere le antiche gesta di questi luoghi. E' ora che l'Ariccia dormiente non si accontenti di mirare i fasti andati, testimoniati da resti di pietre scolpite, dal bassorilievo incastonato nell'anima di un albero, testimone di una natura prepotentemente presente in questa cittadina, che risplende in mezzo al fitto bosco del Parco dei Castelli Romani. Una città ben ancorata alle sue tradizioni, alle sue radici, che si insinuano fin nell'anima dell'umano affaccendarsi, capaci di risvegliare un carattere forte, metaforicamente rappresentato dal leone, ma anche di far fronte, col sorriso sulle labbra della dolce fanciulla segnata dal tempo, alle tante difficoltà. Arte, spiritualità, coraggio e senso DELLA STORIA SI FONDANO IN QUESTO QUADRO PER TRASMETTERE UN MESSAGGIO, CHE NEL RACCHIUDERE ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA CITTA' E LA SUA GENTE, SEMBRA VOLER DIRE: RECUPERATE IL PASSATO, AFFRONTATE IL PRESENTE E FATE VOSTRO IL FUTURO. C.R.