Come uno specchio
Solo in mare, nell’acqua, vi è amplificazione. Con la luce, “navigabile” ci si immerge in suggestive amplificazioni -come argonauti-*.
Vi è con la luce amplificata (riflessa) l’esperienza del collettivo, una reminiscenza dell’essere indifferenziato. Quando eravamo unica cosa indifferenziata con la natura nello stadio precedente alla nostra coscienza differenziata.
Nelle esperienze allucinatorie, con o senza mescalina, è la luce a essere particolarmente importante, -questo tipo di luce- una luce “collettiva”. (ritorno allo stadio precedente, viaggio nel collettivo indifferenziato)
Pensiamo ai giochi di luce, tutto in luce, il tanto caro dell’industria cinematografica, l’assenza d’ombra, produrrebbe, questo genere di luce, inconsciamente nello spettatore, l’esperienza inebriante ed un’apparente stato rilassante, una luce totale e magicamente senza calore, la luce fredda, senza fonte individuabile… “tutto in luce perché tutto ha luce” (il collettivo.. Così nell’inconscio collettivo come reminiscenza e con le dovute tecniche in esperienza)
* Ercole De Roberti “Gli argonauti” 1480 c. Si può vedere qui pubblicato.. -in questa raccolta di foto.






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