Formiche

Sembra che vi siano esperienze complesse e rivelabili. La rivelazione, lo spogliarsi fino a giungere nel letto è, come ogni sera, l’unica verità della notte. La premonizione di questa, l’esperienza della notte ci può sorprendere, persino avvolgere concettualmente. E con i sensi reagire. Basta una luce, un colore, un piano lungo e inestricabile, un’impressione. Potenza di quello che si chiama semplicemente suggestione, le analogie inconsce di cui siamo fatti.
Il “valore” comune perturbatore, l’inquieta sembianza degli “spiriti” il moltiplicatore di esperienze vivificanti, allora ci pone nel positivo, nella “luce”, nell’attimo necessario, pronti nella risoluzione ( ecco perché sogno e veglia sono congiunti ed analogicamente uniti e quanto è importante la luce anche nel sogno!). La psiche ha vera capacità d’analisi, comprende appieno il significato della notte e dei colori di questa. L’esperienza millenaria dell’uomo è comprendere ogni fase di luce, persino solo quella stellare, degli astri. Negli atteggiamenti artistici, abbiamo qualcosa di simile, si intuiscono alcuni meccanismi e si ripetono a volte simbolicamente,(in realtà si storicizzano problematiche analogiche comuni) avvalendoci della complessa cognizione dei sensi.
Ogni ora di luce (non esiste il buio completo in natura) ha le sue inquietudini nella vita significanti, da qui conoscerne il meccanismo farlo proprio è uno dei primi passi alla complessa macchina che siamo. Nella foto, al largo scogli affiorano sufficientemente da essere riconosciuti, spesso questi scogli sono chiamate formiche per il loro stare.