Una questione d'identità
Dal testo:
Una Questione di’identità
“Cosa le do, oggi?” dice sfregandosi le mani. “Due etti di crudo? Un po’ di affumicato?” Il signor Thompson, che aveva da poco lasciato l’ospedale, è ancora in un delirio di loquacità quasi frenetica e crea di continuo un mondo e un sé in sostituzione di ciò che va di continuo dimenticato e perduto. Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita.
“No, signor Thompson. Non è diventato matto. C’è solo un piccolo problema di memoria.”









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