LAURA ABATELILLO

LAURA ABATELILLO

Un'opera dal carattere simbolico, un linguaggio che va oltre la percezione visiva. Opera che si concentra soprattutto sulla spiritualità del contenuto, sulle analogie e sull’enigmaticità in esso presente.
Il serpente è l'immagine che meglio definisce il concetto ciclico del tempo: il motivo iconografico del serpente che si morde la coda, utilizzato da sempre per raffigurare l'eternità.
Simbolo dell'eterno ritorno e del continuo rigenerarsi della vita, nesso tra cambiamento e tempo.
L'uomo ha in un certo senso reso il tempo qualcosa di sua appartenenza, definendo la temporalità e distinguendo tra passato, presente e futuro.
L'osservazione soggettivo-oggettiva dei ritmi naturali (crescita-sviluppo-morte) su di sé e sui propri simili, nel regno animale e vegetale; il constatare del ritmico alternarsi di luce e di buio, di variazioni climatiche e stagionali, un moto quindi in forma circolare ciclica sempre eguale a se stessa.
Tutto ciò ha ingenerato nell'uomo la coscienza del tempo e del suo trascorrere.
A cura della Critica Lea Venezia
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