Avvistamenti NY central park

Benché la fotografia sia acquisibile all’arte del banale, della ripetizione, vi è in essa un linguaggio immediato.
La felicità è la comprensione di Dio, nell’idea dantesca, ma essa, la felicità si raggiunge con la perfezione. Questa è data dalla filosofia. (la filosofia va concepita come scienza nel concetto sopra esposto )
Ny è stata porto emporio, lo spazio era il molo, la battigia occupata. Si è “distrutto e ricostruito” come nei celebri versi: l’onda avanza comunque, la piena aiuta, conduce in porto. La marea ha i suoi meriti: porta le navi, le “irretisce” a sciabica destinazione nei “nuovi” moli che si fanno città. Central Park ha belle rocce granitiche a ricordo.
Niente dinamite a spianare. E’ un “isola” ma non è facilmente comprensibile, molto mito attorno ad essa, a tutte le isole certo, ma anche molta facile analogia. Si dovrebbe affatto essere analogici ma percorrere tutte le linee, tutti i lati della superficie del “quarzo” (il granito è un quarzo) tutte le isole piu`antiche, geologicamente piu’ antiche, sono di quarzo-granito; qui è naturalmente paradosso percorribile. (L’inconscio ha un vecchio modo per percorrere tutte le superfici, l’inconscio è una fabbrica anche purtroppo mitologica e di facile “religione”) . In questa foto il ridicolo e il tragico. L’avventura.