levarsi le scarpe

levarsi le scarpe

Fotografia Digitale, Illustrazione, Digitale, 1x1x1cm
Bisogna fare molta strada; e questa si farà. Prima bisogna levarsi le scarpe. Vi è contraddizione, ci sarebbe contraddizione considerato il da farsi? Non è così. Prima d’ogni altra questione bisogna comprendere che v’è urgenza (segreta e definitiva ma questo ancora non si sa) d’infilare i piedi nudi in terra. Non a caso i primi terribili ed interminabili anni della ragione costituiscono ed insistono nella mancanza di colore (il colore da solo vale tutta una vita). I colori senza colore: il colore patata. Per chi ha capito o vuole capire, dico cosa significa levarsi le scarpe. Può significare per molti ad esempio l’impossibilità di farlo. Non è facile e se vogliamo capirlo fino in fondo è un gesto senza ritorno. Farlo completamente, non c’è un altro modo; non ci sono alternative segrete. Altra cosa è quel valzer che prende in superficie: un paio di giri di primavera. Qui la questione, quella di levarsi le scarpe prevede un lavoro consapevole, terribile.
Per un pittore il colore è una questione vitale, fisica, conclusiva. Non a caso molti pittori si ritrovano ad essere animati dallo spirito inconsapevole della scultura. Uno degli artefici è questa incredibile sublimazione, la rinuncia alla battaglia pei il colore. Inizierà un lavorio interno dinamico che concluderà, si concluderà nella “forma” allusione alla tridimensione, è sempre così. E’ una legge di natura. Il solo verso possibile è quello del colore: lavoro virile. Se si fallisce, si fallisce completamente e non c’è ritorno. Anch’esso terrifico. Credo che molti di voi abbiano capito cosa significa levarsi le scarpe, decidere di farlo. Mettere i piedi dentro la terra. Sembrerebbe una trovata, un modo spiritoso per concludere una bella giornata all’aria aperta.
(segue)

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