Back to Rome attraverso un’indagine iconografica svolta su vari livelli ( fotografia, video, perfomance e piccole sculture) cerchera’ di fornire una nuova immagine della citta’ di Roma.
Il progetto parte da una riflessione sull’uso della fotografia finalizzata alla costruzione di un’immagine iconografica di un luogo, in questo caso di una città come Roma che ogni giorno è attraversata da centinaia di turisti. Questa riflessione può essere estesa facilmente anche alle altre “città d’arte”.
Questa rappresentazione della città, amplificata e riprodotta all’infinito dalle guide e dai souvenir, arriva a confondersi e a sostituirsi alla realtà propria dei luoghi e di conseguenza essa non solo limita la fruibilità della città stessa a pochi luoghi predisposti per il loro attraversamento ma ne falsa profondamente l’esperienza.
Non esiste più una realtà, nel senso che non è più vissuta in maniera diretta ma viene sperimentata solo come rappresentazione che supera in efficacia la realtà stessa. Questa rappresentazione è riconducibile sempre alla stessa immagine frutto dell’ansia del turista di cumulare scatti conformi alla rappresentazione data, da rivedere a casa, per dimostrare a se stessi e agli altri di esserci stati.
In questo contesto si colloca il progetto che opera su due fronti paralleli. Da una parte la produzione di una serie fotografica che attraverso la rappresentazione del territorio reale della città suggerisce una nuova mappatura, nuovi percorsi e nuovi punti di vista sull’attraversamento delle “città d’arte”. Dall’altra la realizzazione di una serie di “souvenir” che raccontano questi nuovi attraversamenti.




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