La musica si fa largo e fa breccia nell’anima e prima che scompaia assisteremo al tentativo di vederla disegnata e colorata. Le improvvisazioni di Redi Hasa, il suo talento, il suo ritmo balcanico, diventeranno un’opera su carta di Orodè. Nel costante uso di colori caldi accordati a livide tonalità si dipana l'intreccio tra musica e pittura, il cui ritmico evolversi si traduce in un istintivo ansante sussulto gestuale. Così il pittore traspone nell’opera l’intima ribellione sua e del musicista contro l’alienante sofisticazione contemporanea, mentre la carta cattura le fiamme delle più tormentate e insistenti passioni umane.
La musica si fa largo e fa breccia nell’anima e prima che scompaia assisteremo al tentativo di vederla disegnata e colorata. Le improvvisazioni di Redi Hasa, il suo talento, il suo ritmo balcanico, diventeranno un’opera su carta di Orodè. Nel costante uso di colori caldi accordati a livide tonalità si dipana l'intreccio tra musica e pittura, il cui ritmico evolversi si traduce in un istintivo ansante sussulto gestuale. Così il pittore traspone nell’opera l’intima ribellione sua e del musicista contro l’alienante sofisticazione contemporanea, mentre la carta cattura le fiamme delle più tormentate e insistenti passioni umane.




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