Il fiore è un “canto alla durata”, con gesto apotropaico rimanda a ricordi e li materializza davanti a noi.
Qui il soggetto del lavoro non è simbolo di caducità, qui il fiore è appiglio è medium che permette la coesione tra la nostra voglia di vedere e quella dell’essere ri-visto.
Il fiore genera meditazione che si amplifica in riflessione grazie all’assenza di cromatismi”.




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Lino
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