Cha no yu , cerimonia del tè, ovvero rigore, purificazione, raggiungimento dell’armonia che non ammette orpelli inutili e ammaliatori.
Cosi ho voluto riprendere questo importante concetto Zen e rappresentarlo attraverso questi scatti.
Seguire scrupolosamente la via, come un copione rigido e razionale, senza dare spazio a nessuna emozione, l’utilizzo dei framed cinematografici, da allo spettatore questo concept.
La via della purificazione è quella del “Solo”, del “Vuoto”; l’individualismo della Geishe e della Maiko, l’inchino del tagliatore di tonno, viene fuori prepotentemente da una caleidoscopica realtà.




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