Una Restrospettiva - Mostra personale di Stefano Zaghetto
Mostre, Treviso, Motta di Livenza, 05 October 2019
L'Associazione Culturale L'Atelier dell'Artista presenta, in contemporanea con il contest "Arτεχνο", la mostra personale di Stefano Zaghetto in qualità di vincitore del primo premio del "1° Happy Days International Contest".

5 - 20 ottobre 2019

Palazzo La Loggia in Via IV Novembre a Motta di Livenza TV

Vernissage: sabato 5 ottobre ore 18 presso Palazzo La Loggia

Orari di apertura mostra:

Venerdì: dalle 16.30 alle 19.30.

Sabato e domenica: dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30.

Domenica 13 ottobre e domenica 20 ottobre orario continuato dalle 10 alle 19.30.

Curatori: Ivan Toninato, Mirella Buosi.

Stefano Zaghetto doveva nascere a Padova il 20 dicembre 1962.É nato invece il 6 gennaio 1963.Ha sviluppato tecniche pittoriche e costruttive nel campo del modellismo statico per oltre 40 anni, conseguendo oltre 100 premi partecipando a concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Best of Class al World Expo Roma del 2002.Ha inoltre pubblicato per numerose riviste e libri del settore, tradotti in varie lingue.Da sempre studioso autodidatta di Arte moderna e contemporanea, pur non avendo alcuna formazione artistica, ha intrapreso nel 2012 un percorso pittorico in prima persona.Socio fondatore dell’Associazione ArteSenzaQuartiere di Padova, è stato selezionato per le ultime quattro edizioni della manifestazione internazionale “HumanRights?” presso la Campana dei Caduti di Rovereto, organizzata da AIAPI e patrocinata dall’Unesco.Recente vincitore del primo premio alla prima mostra Happy Days International Contest di Motta di Livenza.“Retrospettiva” è il recente passato e il presente di un’esperienza pittorica iniziata solo pochi anni fa.Il primo approccio è stato ispirato dalla Pop Art americana di Jasper Johns, dove però il ciclo delle bandiere ha assunto un significato di sensibilizzazione sociale, più che riproporre una pura interpretazione estetica della bandiera stessa. Juta, carta stracciata, interventi con ombreggiature ad olio.Da qui il passo verso composizioni su tavole di legno, usando perfette forme geometriche di acciaio nella loro naturale imperfezione estetica, fino a lavori più complessi, come il composite multimediale dedicato al valore universale dell’acqua. Un inizio di arte figurativa comincia ad attraversare l’esperienza pittorica, ma in modo piuttosto trasversale e fuori dai canoni della pittura classica. Anche i ritratti si fermano a poche sezioni di colore pieno senza alcuna sfumatura. Un altro ritorno alla Pop Art, in questo caso soffermandosi sulla produzione che ha reso famoso James Rosenquist, ha forzatamente suggerito un lavoro dettagliato per creare un’opera ispirata alla maniera quasi cartellonistica di Rosenquist, come in “Oldsmobile Nuclear Escape”, la quale però introduce ancora elementi di riflessione su un periodo storico americano, il contrasto tra una società sorridente e benestante e il contemporaneo crescendo di esperimenti nucleari.La targa dell’auto porta la data dello sgancio atomico su Hiroshima, così come il New Mexico era il luogo simbolo di test nucleari; una evidente targa metallica riporta alla realtà radioattiva.Della serie americana e figurativa è anche “1975 Breakfast in America”; un tipico McDonald’s fa da sfondo ad una banalissima Chrysler inspiegabilmente e tranquillamente in fiamme. Nel dipinto un cameo, un omaggio al grande Edward Hopper e al suo “Nighthawks”.

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