L'INCANTESIMO DELLA STREGA SUL SET TV DELLA VALLE INCANTATA
News, Trento, 24 February 2018
Lo Scrigno Mòcheno, il contenitore televisivo prodotto artisticamente da Fulber Creazioni, promosso da Bruno Groff e finanziato dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol, ci presenta nell’undicesima puntata ( in onda il 24 febbraio alle 16.30 e in replica domenica 25 alle 14.30 e alle 20.00 ) una delle figure di fantasia più rappresentative del racconto popolare mòcheno: la strega cattiva, interpretata dalla bravissima Barbara De Anesi calatasi per l’occasione nella parte della nera fattucchiera.
Identificata in Valle con il nome di Graustana, la terribile mangiatrice di bambini fa la sua apparizione sul magico set di Frassilongo, creando sorpresa e panico e per operare un sortilegio inaspettato tra i piccoli giocatori intenti a rispondere alle domande quiz dei conduttori Stefano Bencompagnato e SaraToller.

LE STREGHE NEL RACCONTO POPOLARE

“Le streghe sono indissolubilmente legate al demonio e sono le vere “maleficate” ossia coloro che ubbidiscono a Satana. Pur esercitando un certo potere, esse non riescono a superare quello delle fate.
Dalla notte dei tempi la letteratura europea ce le presenta come orribili vecchie decrepite e con gli occhi da civetta, naso adunco, bocca sottile e crudele, mani grifagne e piedi enormi con unghie possenti.
I fratelli Grimm ci ricordano che “ le streghe hanno occhi rossi e vista corta, ma con un fiuto finissimo, e, come gli animali, sentono l’avvicinarsi di creature umane.
L’inganno è l’arma preferita dalle streghe. Esse infatti appaiono vestite miseramente suscitando la pietà dei buoni di cuore che le immaginano solo delle vecchie e indifese nonnine..
Ma le streghe all’occorrenza possono apparire anche come donne bellissime con il potere di ritornare poi nelle sembianze originali di vecchie ricurve.


I SORTILEGI STREGHESCHI

Le streghe sono in grado di provocare bufere e danneggiare campagne con furiose grandinate raccogliendo cappelli gettati via, tempeste nelle case sollevando per aria boccali e stoviglie, materializzano nebbie che si mutano in tempeste. Si trasformano in animali come la civetta o il lupo, cornacchia, gramola, gatto scopa… con unto di polvere d’ossa di morto diventano gatti, uccidono i bambino dando loro uccelli morti da mangiare, mutano le vergini in uccelli chiusi in gabbia, gli uomini in alberi o li imprigionano dentro di essi.

Scrigno Mòcheno™ 2017-2018 ©Fulber Creazioni

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