Questo progetto artistico vuole riscattare il valore di alcuni elementi effimeri della quotidianità nell’ambito scolastico che appartengono alla pratica educativa e che sono carichi di contenuti e di significati che parlano dei ragazzi e delle ragazze, delle loro dinamiche, delle interazioni, delle esperienze, delle lotte, degli sforzi, delle aspettative e delle aspirazioni.
L’espressione artistica spontanea, non istituzionalizzata, e l’uso in senso lato del linguaggio visuale da parte degli adolescenti nella scuola genera una produzione, spesso trasgressiva, di grafismi, di composizioni, di segni e di oggetti generalmente effimeri e transitori, che acquisiscono un carattere comunicativo, espressivo o narrativo, critico o celebrativo… cioè un carattere proprio del linguaggio dell’arte.
Carte di panini, fogli strappati, bozze di poesie, aereoplani di carta o lavagne sporche, diventano allegorie delle nostre dinamiche adulte, paradigmi dei contatti umani, della ricerca del consenso, della sottomissione e della ribellione alle norme, della superazione dei propri limiti, della complessità di ogni percorso vitale, della difficolta di comunicazione, della ricchezza multiculturale…



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