6a Biennale Internazionale d'Arte di Ferrara
Festivals, Ferrara, 23 June 2012


Dopo la scoppiettante apertura ufficiale della 6a Biennale Internazionale d'arte di Ferrara al complesso Monumentale di Sant'Anna, l’evento prosegue con un calendario di piccole ma preziose mostre nei luoghi storici della città patrimonio dell’Unesco. E’ la volta della sala Polivalente all’Oratorio dell’Annunziata di via Borgo di Sotto 47, che ospiterà un secondo gruppo d’artisti dal 23 Giugno al 3 Luglio.
Torna più che mai, agguerrita di colore, la seconda fase della Biennale ferrarese e si fa spazio nelle sale misteriose appartenute alla Confraternita dei Battuti Neri che, nel 1300 in cappa nera indossata come divisa, ebbero il pietoso compito di assistere e accompagnare i condannati a morte nel loro ultimo travaglio; attualmente tali spazi corrispondono all’Oratorio dell'Annunziata.

Sarà curioso vedere come gli spettatori reagiranno nel passare dal piano Superiore, ricco d’affreschi del XIV secolo in poi, alla sala Polivalente del piano inferiore, profanata dalla presenza di Floppy Disks che formano divertenti puzzle colorati, sculture di legno d'ulivo umanizzate, improbabili teschi galleggianti in un mare di colore viola-pastello che ricorda tanto i confetti della Cresima.

Opening: Sabato 23 Giugno ore 18.30

Orari: tutti i giorni 17.00 / 22.00
Sabato e Domenica 10.00/13.00
Chiuso Lunedì e Martedì
Organizzazione: Associazione Culturale Ferrara Pro Art
Web www.biennaleferrara.com
Patrocinio: Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara

Espongono

Lino Borghi:
le sue tele sono esplorazioni, introspezioni, composizioni surreali che si fanno largo emergendo a volte in modo impetuoso e violento, costantemente valorizzate da forme astratte.

Claudia Vatteroni :
è un artista neo-espressionista dal sapore graffitista: figure umane definite da linee spezzate e dai contorni volutamente spessi. Usa la pittura come una specie di scandaglio dell’anima. In ogni suo lavoro le macro tematiche dell’umanità metropolitana sono definite da cromie contrastanti ed instabili.

Domenico Farnocchia :
le sue origini toscane e gli ulivi che circondano questa regione sono una delle sue fonti d’ispirazione.La sua scelta di scolpire il legno d’ulivo è dovuta - dice l’artista - al suo aspetto ricco di fascino per la complessità di forme che l’albero raggiunge naturalmente

Andrea Boriani :
pittura rielaborata con materiali e tecniche diverse, e quella di una seconda vita d’oggetti altrimenti destinati alla discarica. Uscire dall’ottica dell’uso e consumo ,far riflettere e promulgare la cultura del rispetto per le cose e l’ambiente.

Dalo :
interprete di una grande tradizione popolare: quasi uno Chagall toscano, Dalo esprime l’irrequietezza interiore ,sempre alla ricerca di risposte esistenziali soddisfacenti.Da qui la scelta di tematiche lontane sia dal punto di vista cronologico ,che geografico : la civiltà Maya con il suo retaggio di sacralità e simbolismo ,la cultura cubana con le sue atmosfere magiche e decadenti.


Francesco Visentin :
da sempre sensibile alla bellezza della realtà senza interpretazioni , rimane affascinato dai capolavori dell’arte fiamminga ,dove la pittura tenta di avvicinarsi il più possibile alla ricerca dell’effetto fotografico. I suoi dipinti, rigorosamente ad olio hanno intento di infondere allo spettatore la sensazione di verosimiglianza della realtà grazie ad una raffinata tecnica pittorica costituita dalla sovrapposizione di successive velature sulla tela.

Staff Pro-Art

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