Gli archetipi universali prendono vita sullo sfondo di stalattiti e stalagmiti, incarnati dalle figure plastiche di monaci e vestali, queste ultime illuminate da un candelabro a cinque candele, simboleggiante i cinque elementi: Terra, Acqua, Fuoco, Aria ed Etere.
Attraverso una fusione tra fotografia stampata e un bassorilievo realizzato su tela, gli artisti catturano l'essenza primordiale degli archetipi, compiendo un'esplorazione nel passato, presente e futuro del genere umano. Gli elementi della compagnia di danza ResExtensa - Porta d'Oriente - Centro Nazionale di Produzione della Danza, diretta da Elisa Barrucchieri, posando nelle fotografie, conferiscono alle immagini un'intensità plastica che trascende il tempo e lo spazio.
"Archetipi nell'oblio" invita lo spettatore ad esplorare nell'oscurità e in controluce l'anima umana, ad immergersi nell'abisso dell'inconscio collettivo, simboleggiato dalla profondità delle grotte che, come un grembo materno, risveglia antichi ricordi e spinge alla ricerca di un'intima comprensione della nostra natura umana. Le opere, intrise di simbolismo e mistero, sono un invito alla riflessione su ciò che ci rende umani e su come possiamo connetterci con le nostre radici più profonde del passato.
Le opere nate dalla collaborazione di Andrea Benetti e Dario Binetti sono fotografie realizzate con la tecnica del doppio scatto, stampate a getti di polvere polimerizzata coi raggi U.V. su bassorilievi creati col fondo gesso su tela. La collezione intitolata "Archetipi nell'oblio" andrà in mostra a Venezia, presso Palazzo Zaguri, in concomitanza con la 60ª Biennale d'Arte.



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