Le vetrine della gioielleria Elvio Seta ospiteranno una decina di “piccoli lavori” dell’artista Alfonso Camplone.
Quella della famiglia Seta è la storia di un’attività portata avanti con grande passione che trova inizio negli anni '50, posta nel centro vitale di Pescara è ormai una delle più importanti e prestigiose gioiellerie di Pescara.
Dipinti e Gioielli “uniti” in un “dialogo” che unisce diverse forme creative (pittorica e orafa) in un unico percorso dove: se è vero che l'arte educa al bello è anche vero il contrario.
Quindi non esaltazione del bello fine a se stesso ma dove Il fascino e la bellezza dei gioielli, che da sempre offre uno spunto per cercare una funzione o un significato interiore della società nella storia e attraverso le culture, unito al linguaggio pittorico evince a quel “qualcosa” a cui la civiltà sembra non volere rinunciare: una cosa preziosa.
E’ la preziosità che li accomuna e li trascende fino a far brillare l’anima…
Non solo preziosità intesa come mero valore materiale ma considerato come “prodotto” particolare tale da confidargli numerose peculiarità.
Diventa così interessante illustrare il “dialogo” tra il gioiello e la pittura e il valore dialettico che può acquistare.
Il gioiello e il dipinto divengono, per riflesso, anche uno strumento per l’affermazione dei valori culturali e delle scelte sociali, un veicolo di idee e culture che creano un’immagine sociale di una civiltà che ha come vero valore per antonomasia, nella sua realtà storica.
Arte pittorica accostata all’arte orafa, entrambe cariche di una forte valenza simbolica, simili nella capacità di manipolare materie prime che mutano forma e aspetto attraverso processi usati da questi “creatori” che, in un certo senso, sono considerati come esseri dotati di capacità magiche per le “conoscenze alchemiche” che permettono di creare oggetti in metallo o gioielli con pietre dure e forme e segni e cromie … tali da “parlare” alla parte più profonda dell’Essere Umano … come dei maghi.
È questa tendenza “mistica” che carica di valori nobili e aulici tali “cose preziose” così da affidare ad essi valori alti e nobilitanti.
Emanazioni della cultura che si trasformano nell’espressione sociale, la versione sublime di arte e simbolo della filosofia e della cultura del popolo che si fa baluardo della conoscenza e della civilizzazione.
Quando il gioiello come “gingillo” od “orpello” e la pittura come “scarabocchio” o “crosta” diviene importante come “sacro” allora si parla di “cosa preziosa” e quindi diviene automaticamente “magico” e denso di cultura, si reinventano per stupire, veicolo in grado di trasmettere emozioni suggestive.
L’assieme delle creazioni vibranti di luci, colori e accordi evocativi che, in una ritrovata profondità interiore, danno un grande senso di grazia.
E’ una “mostra” che unisce dualità espressive dove l’osservare ... libera un mare di emozioni. Unire il gioiello ad un dipinto è “comunione” che aiuta ulteriormente a capire l’Ars, come linguaggio universale, dove il fascino e l’amore per le ricchezze e il “prezioso dell’Uomo” e andare oltre la “seduzione” che il gioiello nel momento culturale opera, ma connesso e unito insieme alla pittura alla ricerca di quello che realmente è “prezioso” e conta per l’Uomo stesso.
Opere in vetrina di Alfonso Camplone www.alfonsocamplone.it
Gioielleria Elvio Seta
Via Cesare Battisti, 36 - Pescara
dal 5 al 21 Luglio 2012







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