Curata dal direttore artistico del museo di arte contemporanea di Caserta, Massimo Sgroi, lÕevento mette a confronto uno dei pittori italiani pi visionari e di maggiore carisma, Franco Rasma, con sette artisti dellÕultimissima generazione. Alfredo Aceto, Ina Nikolic, Gaia Vittozzi, Matteo Sanna, Monica DÕAlessandro, Bianca Maria Macario Gioia Alessandra Rosini. La costruzione dei mondi un progetto basato sugli spazi delle alteritˆ del vissuto del terzo millennio. Alteritˆ di assoluta derivazione psicologica e che provocano una dirompente inquietudine dettata dallÕinadeguatezza nella relazione con i sovrabbondanti input che la societˆ tecnotronica impone. Come cerchi concentrici la mostra parte dallÕossessivo mondo di Franco Rasma, popolato di inquietanti figure oniriche e metafisiche per approdare agli avatar di Gaia Vittozzi, allÕassoluto svuotamento mentale di Matteo Sanna o lÕossessione della bellezza di Ina Nikolic o, ancora, agli invadenti insetti elettronici di Bianca Maria Macario Gioia. Le forbice cartesiana fra res extensa e res cogitants non mai stata divaricata come ora ed allÕartista non resta che documentare, attraverso la forma dellÕopera, la realtˆ complessa che lÕuomo contemporaneo vive. Nel lavoro di Alessandra Rosini questa ossessione diviene immagine riflessa di se stessa moltiplicata quasi allÕinfinito o la virtualitˆ della visione attraverso la descrizione oggettuale di Alfredo Aceto o, ancora la falsificazione del miracolo metropolitano di Monica DÕAlessandro.
Curata dal direttore artistico del museo di arte contemporanea di Caserta, Massimo Sgroi, lÕevento mette a confronto uno dei pittori italiani pi visionari e di maggiore carisma, Franco Rasma, con sette artisti dellÕultimissima generazione. Alfredo Aceto, Ina Nikolic, Gaia Vittozzi, Matteo Sanna, Monica DÕAlessandro, Bianca Maria Macario Gioia Alessandra Rosini. La costruzione dei mondi un progetto basato sugli spazi delle alteritˆ del vissuto del terzo millennio. Alteritˆ di assoluta derivazione psicologica e che provocano una dirompente inquietudine dettata dallÕinadeguatezza nella relazione con i sovrabbondanti input che la societˆ tecnotronica impone. Come cerchi concentrici la mostra parte dallÕossessivo mondo di Franco Rasma, popolato di inquietanti figure oniriche e metafisiche per approdare agli avatar di Gaia Vittozzi, allÕassoluto svuotamento mentale di Matteo Sanna o lÕossessione della bellezza di Ina Nikolic o, ancora, agli invadenti insetti elettronici di Bianca Maria Macario Gioia. Le forbice cartesiana fra res extensa e res cogitants non mai stata divaricata come ora ed allÕartista non resta che documentare, attraverso la forma dellÕopera, la realtˆ complessa che lÕuomo contemporaneo vive. Nel lavoro di Alessandra Rosini questa ossessione diviene immagine riflessa di se stessa moltiplicata quasi allÕinfinito o la virtualitˆ della visione attraverso la descrizione oggettuale di Alfredo Aceto o, ancora la falsificazione del miracolo metropolitano di Monica DÕAlessandro.



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