Burchi ripercorrerà con il pubblico di “StARTers” la nascita del melodramma, avvenuta nell’ambiente culturale fiorentino dell’ultimo ventennio del Cinquecento anche grazie al patrocinio della corte medicea. Le famiglie Bardi e Corsi furono quelle che più contribuirono alla nascita di questo nuovo genere musicale.
Dopo alcune “prove” in occasione delle nozze granducali nel 1589 con gli intermedi della commedia “La Pellegrina” del senese Girolamo Bargagli, nel 1600 fu rappresentata la prima opera di cui ci sia giunta la musica, “L’Euridice” di Jacopo Peri. L’occasione fu ancora una volta un matrimonio, quello di Maria de’ Medici con Enrico IV re di Francia.
Dopo martedì 23 ottobre, Guido Burchi tornerà protagonista di “StARTers” martedì 27 novembre con un incontro dedicato al compositore tedesco Gluck e alla riforma da lui operata sull’opera.
"StARTers" è una seria di chiacchierate con artisti di respiro internazionale che raccontano l'arte come processo creativo, incontro di esperienze, strumento per esplorare la complessità culturale della società in cui viviamo
Il calendario fa parte dei programmi d'arte per la comunità del Siena Art Institute, polo d'eccelenza per la formazione e la ricerca artistica e fucina per artisti, affermati o emergenti, interessati a riflettere e far riflettere sulla responsabilità sociale dell'arte e sul suo potere di lasciare il segno sulla società.




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