II MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA  CITTA' DI PITIGLIANO
Mostre, Grosseto, 14 August 2009
Dal 1 al 16 agosto 2009
Vernissage: Sabato 1 Agosto ore 18.00
Orari: 10 – 13; 16 – 20; Sabato e Domenica aperti fino alle 24
Sede: Sale ex granai Fortezza Orsini
Indirizzo: Via Cavour, 28 Pitigliano (Gr) Toscana
Organizzazione:Ass.ne Culturale Arcadia et in arcadia ego
Curatori: Susanna Pisoni
Promossa e prodotta dall'Associazione Culturale Arcadia e curata dalla Dott.ssa Susanna Pisoni, con il Patrocinio del Comune di Pitigliano, la II Mostra d'Arte Contemporanea propone alle Sale ex granai della Fortezza Orsini, 65 artisti e 300 opere selezionati nel vasto repertorio dell'arte contemporanea internazionale. L'esposizione vuole mettere in evidenza le diverse realtà che caratterizzano la situazione dell'arte contemporanea attuale alla quale partecipano artisti che delineano un ampio arco sia temporale che di tematiche e tecniche utilizzate, a rappresentare l'interesse dell'Associazione nel trattare i segni più disparati. Gli artisti selezionati in II Mostra Arte Contemporanea studiano le correnti classiche, e tecniche più antiche, i materiali più primitivi per riappropriarsene e rielaborarle in opere d'arte che attingono al contemporaneo. Un'ampia collettiva, "Forse troppo", potrebbe obiettare qualcuno che a colpo d'occhio non scorge il sottile filo conduttore che armonizza le opere: è una danza tra classicisti, impressionisti, surrealisti, astratti, metafisici, iper-realisti, informali, pop-art, naif, materici, urban-art, post-cubisti, art nouveaux, appartenenti alla transavanguardia degli anni Ottanta, fotografi e scultori. Questi artisti prediligono temi e luoghi della vita quotidiana, sono paesaggi che riscoprono una natura intatta, magica e sono città e prototipi industriali che nel loro modernismo trovano l'alienazione dell'essere umano. Altri prediligono come soggetto l'uomo nel perfezionismo classico delle sue fattezze, mentre alcuni lo ritraggono in una versione umanoide, esaltandone le forme a rappresentazione di un super eroe e al contempo della fragilità tradita in una sfaccettatura materica non definita, in uno sguardo distolto e non rappresentato. Artisti che preferiscono rifugiarsi in un mondo onirico e immaginario, al confine tra realtà attuale e la previsione di universi a venire, creando paesaggi sospesi tra arcaicità e futuro. Nel complesso i vecchi maestri del Moderno vengono reinterpretati per ridare centralità ai linguaggi tradizionali come la pittura e la scultura.



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