Nove quindi gli artisti proposti: Grelo all’ingresso del Museo con un’installazione su pannelli da cantiere con la definizione di musica iscritta con centinaia di chiodi, sull’interpretazione di una concezione Post Kossuthiana, poi rispettivamente con opere pittoriche Vincenzo Baldini (Sala due), Marco Distefano (Sala sei), Antonio Marino (Sala otto), Mario Minarini (Sala tre) Gianluca Stumpo (Boschereccia), con opere plastiche invece Dino Buffagni (Sala quattro) e Lele De Bonis (Sala cinque), infine Filippo Negroni con un’opera fotografica (Sala otto). La mostra sarà aperta fino al 18 dicembre anche in Galleria e prosegue la stagione 2010- 11 che ha intrapreso un nuovo percorso per la valorizzazione di artisti contemporanei che si distinguono nel panorama italiano per tecnica, tematica e ricerca.
Nove quindi gli artisti proposti: Grelo all’ingresso del Museo con un’installazione su pannelli da cantiere con la definizione di musica iscritta con centinaia di chiodi, sull’interpretazione di una concezione Post Kossuthiana, poi rispettivamente con opere pittoriche Vincenzo Baldini (Sala due), Marco Distefano (Sala sei), Antonio Marino (Sala otto), Mario Minarini (Sala tre) Gianluca Stumpo (Boschereccia), con opere plastiche invece Dino Buffagni (Sala quattro) e Lele De Bonis (Sala cinque), infine Filippo Negroni con un’opera fotografica (Sala otto). La mostra sarà aperta fino al 18 dicembre anche in Galleria e prosegue la stagione 2010- 11 che ha intrapreso un nuovo percorso per la valorizzazione di artisti contemporanei che si distinguono nel panorama italiano per tecnica, tematica e ricerca.




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