Mostre, Modena, 05 November 2011
I colori della mia infanzia
quadri di
Huguette Blézès
Sabato 5 Novembre 2011 – ore 16.00
AVIS MODENA - via Livio Borri 40
La mostra potrà essere visitata fino al 31 dicembre tutti i giorni
dalle 7.30 alle 12.00 e al pomeriggio su richiesta,
tel. 059/36.84.911
con il patrocinio di
Provincia di Modena
Assessorato alla Cultura
Provinciale Modena
organizza la mostra
con il patrocinio di
Comune di Modena
Assessorato alla Cultura
L’artista e le sue opere
L'artista guarda il mondo attraverso una lente,che è il risultato di un "Metissage", una cultura arcaica e "originaria", quale quella della Martinica, con contaminazioni europee.Traspone sulla tela i suoi ricordi di amici d'un tempo ed attuali, giochi d'infanzia.
Le figure sono circondate e protette dal magma cromatico che affascina, ma anche inquieta.
L'artista viaggia sul filo del ricordo, pensando alla sua infanzia, altre opere invece sono ispirate ai sensi e al loro combinarsi all'interno della mente umana.
Prende spunti dal mondo reale e traspone queste immagini (a volte deformate) in un universo dominato dal colore più che dalla forma.
I volti diventano maschere alla stregua di quelle "Africane" o "oceaniche"
riprese dai cubisti nelle loro opere e parlano dell'uomo in senso universale,sospese in una dimensione atemporale di forte attrazione, conservando una forza ancestrale e primitiva.
quadri di
Huguette Blézès
Sabato 5 Novembre 2011 – ore 16.00
AVIS MODENA - via Livio Borri 40
La mostra potrà essere visitata fino al 31 dicembre tutti i giorni
dalle 7.30 alle 12.00 e al pomeriggio su richiesta,
tel. 059/36.84.911
con il patrocinio di
Provincia di Modena
Assessorato alla Cultura
Provinciale Modena
organizza la mostra
con il patrocinio di
Comune di Modena
Assessorato alla Cultura
L’artista e le sue opere
L'artista guarda il mondo attraverso una lente,che è il risultato di un "Metissage", una cultura arcaica e "originaria", quale quella della Martinica, con contaminazioni europee.Traspone sulla tela i suoi ricordi di amici d'un tempo ed attuali, giochi d'infanzia.
Le figure sono circondate e protette dal magma cromatico che affascina, ma anche inquieta.
L'artista viaggia sul filo del ricordo, pensando alla sua infanzia, altre opere invece sono ispirate ai sensi e al loro combinarsi all'interno della mente umana.
Prende spunti dal mondo reale e traspone queste immagini (a volte deformate) in un universo dominato dal colore più che dalla forma.
I volti diventano maschere alla stregua di quelle "Africane" o "oceaniche"
riprese dai cubisti nelle loro opere e parlano dell'uomo in senso universale,sospese in una dimensione atemporale di forte attrazione, conservando una forza ancestrale e primitiva.
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