L’affresco che ci viene presentato è risalente ad un periodo ormai lontano: l'immediato dopo guerra, ovvero quando l'isola era “il luogo simbolo” del sottosviluppo meridionale d’Italia, condizione peraltro a lungo mantenuta, che l’artista ci restituisce attraverso il filtro dell'arte.
Una storia, quella della Sicilia, generata dai suoi stessi elementi costitutivi derivanti dall'intreccio delle diverse culture e civiltĂ che sedimentandosi nel territorio ne hanno originato l'humus culturale.
Nel lavoro sono evidenti i forti legami con la terra ed il senso di appartenenza delle storie presentate che sono riferite a identità migratorie, attuali ancor più oggi, quando la Sicilia, con gli arrivi dei clandestini, scopre che al sud c'è' un altro sud che vive in condizioni peggiori.
Il lavoro è attualissimo non solo per le tematiche ma anche per le tecniche utilizzate: le produzioni video, in alta definizione, sorprendono, infatti, per la consapevolezza del pensiero estetico fornito in modo pulito ed asciutto, senza inutili fronzoli effettistici.
La mostra sarà inaugurata simbolicamente il 16 marzo, in occasione della Notte Bianca per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il lavoro della giovane artista possiede, infatti, l'autorità di riconsegnarci simbolicamente l'importanza dell'unificazione della nazione che è stato un atto fondamentale per l'emancipazione del nostro popolo.




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