Round the Clock
Mostre, Venezia, 01 June 2011
Round the Clock
Collateral della 54° Biennale di Venezia

A cura di Martina Cavallarin
Organizzazione: Di Segno in Segno
Luogo: Spazio Thetis, Arsenale Novissimo, Venezia

Artisti invitati:

Francesco Bocchini
Ulrich Egger
Eva Jospin
Chiara Lecca
Serafino Maiorano
Gianni Moretti
Maria Elisabetta Novello
Svetlana Ostapovici
David Rickard
Antonio Riello
Matteo Sanna
Wilhelm Scheruebl
Silvia Vendramel
Devis Venturelli
Peter Welz


LA MOSTRA:

Round the Clock è un progetto che parte da due necessità complementari e intersecanti ovvero l’estensione incessante, ossessiva e sempre aperta a domande e dubbi dell’arte contemporanea e il bisogno di abitare e convivere con un nuovo umanesimo costituito da una maggiore sensibilità verso i luoghi che abitiamo e un rispetto da recuperare verso le risorse e le energie del pianeta.

Round the Clock è un progetto che pone in dialogo arte ed ecosistemi sostenibili attraverso un’esposizione corale realizzata da artisti internazionali che, mediante la forza energetica ed indagatrice delle loro opere, allaccino percorsi e attraversino tentativi. L’esposizione artistica nella sua esplicazione attuale ha un andamento circolare che comprende titolo, opera, linguaggio, impatto visivo. In questi termini imballaggi, assemblaggi e riutilizzo sono parte del processo indagato dall’artista dal punto di vista intellettuale come base per una riflessione organica e progressiva. Tale convergenza avviene mediante l’analisi di un percorso che si basa su un’idea forte realizzata impiegando strumenti poveri. L’opera è la parte finale di uno svolgimento complesso narrato dalla suggestione di oggetti silenziosi quanto energetici, potenti e sottili, estesi dall’amplificazione straniante del “pensiero dolce” ovvero un lavoro intellettuale e concettuale espresso con mezzi modesti: carta, cartone, cenere, plastica, plexiglass, ferro, pietra, rame, acciaio, vetro, acqua, tessuto, terra, luce. I media adoperati passano dalla fotografia all’installazione, dal video alla performance, dalla scultura al ricamo a terra per un’esposizione che si addentri nell’emergenza di una vivibilità migliore sfuggendo però alle più ordinarie metodologie espositive con una coralità complessa, pensata, contemporanea, straniante e visivamente altrettanto efficace. Le “24 ore su 24” di Round the Clock respirano in una mappatura completa e rappresentativa essendo i singoli lavori una macchina biologica compressa in un respiro unico, recuperati attraverso una teoria di passaggi legati indissolubilmente gli uni agli altri nel segno della resistenza di un’arte che spinge verso la condizione esistenziale del reale riuscendo a far sentire in questo modo l’effetto e la totalità del tutto.

Commenti 2

Antonio  Arévalo
14 anni fa
Antonio Arévalo Curatore
ci saremmo!!!!!
Martina Cavallarin
14 anni fa
Antonio Riello - Honest John

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