Si inaugura alla Galleria Nilufar giovedì 15 ottobre 2009 alle ore 18.00 a Milano, in via della Spiga 32, la mostra Sitting and seating, un’occasione importante per vedere due generazioni del design a confronto e guardare allo specchio il lavoro di due autori del contemporaneo alle prese con la materia lignea. La mostra resterà aperta fino al 14 novembre, con orario da martedì a sabato dalle 10 alle 19.30, il lunedì dalle 15 alle 19.30. L’evento si tiene in contemporanea con la rassegna Martino Gamper organizzata alla Triennale di Milano.
Gamper e Trassinelli sono separati da uno scarto anagrafico di venticinque anni e sono portatori di abilità differenti, ma hanno cercato di rispondere alle stesse domande: come reintepretare l’uso in funzione espressiva, come propagare la libertà nello spazio abitato, come scardinare cliché e stereotipi estetici percorrendo sentieri nuovi. Sono diversi per età e background, ma sono proiettati entrambi verso una ricerca radicale, eclettica, libera dai lacci del gusto imperante, con idee forti nella sfera teorica e sociale del design.
Sitting and seating di Martino Gamper è un’edizione limitata di tre sedute in legno di quercia, noce e pino, realizzata in cinque esemplari per ogni forma.
Costellazioni di Duccio Trassinelli è una serie di ‘oggetti illuminanti’ in edizione limitata realizzati sulla base di studi e schizzi che risalgono agli anni ’70. I legni impiegati vanno dal pino al castagno fino ai pregiati noce e ciliegio. L’impianto di illuminazione impiega contatti elettromagnetici a bassa tensione. Hydra dispone di un braccio con un movimento che parte da terra e arriva sino a 4 metri di altezza. Cetus è una lampada ad arco con una base rotante a 360 gradi. Cassiopea è una sorgente oscillante, con un punto luce orientabile in tutte le direzioni. Trassinelli, nato nel 1945 a Firenze, ha studiato all’Istituto Superiore di Disegno Industriale della sua città, scuola In cui poi si è fermato come docente di Metologia della Progettazione per un decennio. Nel 1970 ha fondato lo studio A.R.D.I.T.I., il punto di partenza per un’esplorazione collettiva di una nuova concezione dell’uso e delle forme nel mondo dell’arredamento. In quel periodo sono nati progetti storici come la lampada B.T., prodotta da Sormani nel 1972, e oggi nella collezione permanente del MOMA di New York; la poltrona Memoria, premiata nel 1973 da Bolaffi Casa come Design del mese e oggi nella collezione permanente del Museo Cassina; la lampada Ponte,che ha raggiunto quotazioni elevate nelle aste internazionali. Nell’arco della sua carriera Trassinelli ha spaziato in ambiti eterogenei, dall’impiantistica all’industria dei prefabbricati e alla progettazione di strumenti elettronici, dall’arredo urbano al contract per enti pubblici e privati. Ha registrato numerosi brevetti d’invenzione. Oggi Trassinelli continua la sua attività nel design illuminotecnico, ambito in cui è stato fra i primi a sperimentare la bassa tensione. Parole chiave del suo lavoro: metodo, pioniere, tecnologia come risorsa poetica, zero compromessi, sapere tecnico, tradizione moderna, gioco, libertà nello spazio




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