Successivamente la pittura diviene il mezzo più idoneo a soddisfare le esigenze espressive e le sensibilità individuali. (Così se Mario sviluppa il proprio linguaggio nel segno dell’astrattismo e dell’informale, Antonio usa la figurazione). Negli ultimi anni la loro ricerca artistica cambia radicalmente oggetto e linguaggio espressivo. Assorbita la dinamica creativa duchampiana, le opere che nascono in questo periodo grondano di attualità, guardano all’uomo contemporaneo e alle sue inquietudini, tentando un’analisi della società contemporanea. Le opere attuali infatti indagano la facies del Potere, sia esso politico, religioso, culturale che mass-mediatico lavorando su personaggi - icona del nostro tempo. Tra le opere più note: “IL SOGNO DEGLI ITALIANI” - su Silvio Berlusconi; “L’INCONFESSABILE GESTO” - su Benedetto XVI. Gli artisti espongono nella Torre dei Templari insieme altri 27 artisti nell’OdisSea Contemporanea di MAD (Museo d’Arte Diffusa) il progetto installativo “Migrantes”.
“L’Odissea è uno dei testi fondanti della cultura, della civiltà, dell’immaginario della società occidentale. Ma che cos’è l’Odissea se non il perenne stato migratorio in cui l’uomo trova la sua intima radice psichica? Siamo “condannati” a migrare. In senso fisico da un territorio all’altro. In senso biologico da un’età all’altra. Infine in senso psicologico da una stazione evolutiva all’altra della nostra vita. Siamo dunque Migrantes. Ogni volta che parte della nostra esistenza migra, diventa un migrante. Diventa un frammento che naviga, che galleggia, che fluttua nel mare nostrum e nei mari “altri”, aggrappato alla zattera del proprio mondo d’origine, del proprio mondo interiore. Il mare poi ci restituisce queste storie frammentate, corpi ammassati abbracciati a legni come ultime ancore di salvezza. Legni come consunti piedistalli di un antico e pure sempre rinnovato sacrificio. Sacrificio umano. E chiodi arrugginiti dal mare, dal tempo e dall’indifferenza. Che però inchiodano i nostri sguardi. Non consentono di voltarci altrove. Siamo Migrantes, come gli uccelli che migrano verso il sud, come i popoli che migrano verso nuovi orizzonti, migriamo verso l’altrove. Come l’Ulisse di Omero. O di Joyce”. (Antonio Garullo e Mario Ottocento)
Vernissage mercoledì 13 agosto ore 19,00
A cura di Fabio D’Achille
Sede Pro Loco, Piazza Lanzuisi, San Felice Circeo (LT)
Orari di apertura tutti i giorni 9,00 – 13,00/18,00 – 20,00. Fino al 17 agosto
Info: 393.3242424 - www.madarte.it - eventi@madarte.it







Commenti 0
Inserisci commento