Sergio Ban , nei primi anni ‘50, ancora bambino, visse l’esodo dei 15.000 profughi fiumani-dalmati trasferiti nel Lazio e venne destinato a Latina insieme alla famiglia.
Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Velletri, seguendo i corsi di scultura su legno, ceramica e oreficeria, continuò gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi in scenografia con Toti Scialoja (1914-1998). In parallelo alle sue esperienze sperimentali di scultura, pittura, incisione, ceramica e scenografia, Ban fondò insieme al padre Giovanni (1908-1983), noto ebanista, un laboratorio di design nel campo dell’arredamento artistico; gli esiti raggiunti in questo campo sono una testimonianza eloquente della sua continua ricerca stilistica che, traendo ispirazione dal Simbolismo e dall’Art Nouveau mitteleuropea, rinnova nei nostri giorni il gusto per l’allegoria, il protagonismo della decorazione, la commistione dei materiali nel mondo delle arti applicate. Le prime importanti esperienze espositive risalgono agli anni ’70; tra di esse va ricordata almeno la partecipazione alla “X Quadriennale Nazionale d’Arte” di Roma del 1975. Si dedicò con passione anche all’incisione calcografica, realizzando una serie di cartelle di grandi dimensioni e organizzando in seguito corsi di grafica in Italia e all’estero.
Nel 1976 fondò “Grafica Blù”, spazio espositivo di ‘artisti liberi’ e disegnò numerose scenografie per compagnie di teatro sperimentale tra i quali “Il Baule”. Un anno più tardi diede vita insieme a Massimo Pompeo e Alberto Serarcangeli all’associazione di arti visive “Il Melograno” che operò realizzando corsi di pittura, incisione, scultura e ceramica: fu la prima di una lunga serie di esperienze didattiche che hanno lasciato un profondo segno nel tessuto pontino. Nel 2005, fu tra gli ispiratori e i protagonisti di MAD rassegna d’arte contemporanea curata da Fabio D’Achille.
Sue opere sono oggi conservate presso importanti collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero; alcune di esse di grandi dimensioni sono inserite in significativi contesti architettonici nazionali.
“Sembrano nascere da un’antica e perfetta alchimia le creazioni aristiche di Sergio Ban capace di trasformare materiali naturali attraverso una sapiente ricerca di equilibri formali e compositivi e un intimo sentire la materia. Nelle sue sculture di legno levigate fin quasi ad una purezza assoluta. La ricercata semplicità formale si coniuga magicamente con l’apparente gestualità dei brani pittorici, in cui i suoi modi primitivi arcaizzanti, si delineano come riconquista di una primordiale purezza e
ingenuità”.
Vincenzo Scozzarella
Vernissage giovedì 12 giugno ore 19,30
A cura di Fabio D’Achille e Lydia Palumbo Scalzi
Sede Galleria Lydia Palumbo Scalzi, Via Cerveteri, 38 - Latina
Orari di apertura dal martedì al sabato dalle 17,00 alle 20,30. Oppure su appuntamento. Fino al 2 luglio
Info Galleria 335.5769746 – info@lpsarte.it – www.lpsarte.it
Info MAD 393.3242424 – eventi@madarte.it – www.madarte.it
Ingresso libero





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