“Il calembour neodada riportato nel titolo, tale da ricondurci di colpo dai vertici della doverosa elegia celebrativa alla matrice neoconcettuale del “faber” Andreocci, che piega e impiega la perizia tecnica al fare arte contemporanea, sta, all’interno dell’affabulante pastiche di citazioni iconografiche storiche e romantiche, nell’ulteriore sovrapposizione della tecnica di disegno prescelta, incredibilmente puntinista, citazione diretta dal postimpressionismo tardo ottocentesco di Georges Seurat nella Grande Jatte, opera-simbolo dello scientismo positivista di una “pittura da laboratorio”, risultato di leggi e combinazioni inoppugnabili, tali da produrre nel dipinto un’atmosfera di stasi premetafisica. L’esperimento è ancora dichiaratamente vincente, e l’artista anche, dal momento che in quest’opera, così complessa e ricca di contrasti nell’apparente immediatezza comunicativa, finisce vichianamente, memore dei cicli grafici d’après Man Ray e Cintoli, per tornare alla sua migliore vocazione reinterpretativa “in bianco e nero”, dove la matita soltanto è tutto e può tutto, insieme con l’estro creativo di chi, come Andreocci, interrogando la storia, si cimenta oggi nella difficilissima operazione di orchestrare passato e presente” (...)
Marcella Cossu
Direttore Raccolta Manzù
Interventi di Marcella Cossu, Fabio D’Achille e Francesco Tetro
Vernissage con il concerto del Sax Duo Project
Vernissage: Sabato 13 aprile ore 17,30
Sede: Raccolta Manzù, via Laurentina Km 32, Ardea (RM)
Apertura: da martedì a giovedì 9,00/14,00, venerdì e sabato 14,00/20,00 domenica 9,00/20,00. Fino al 12 maggio 2013. Ingresso libero
Info: 06.9135022 - raccoltamanzu.it – 393.3242424 – www.madarte.it - eventi@madarte.it





Commenti 0
Inserisci commento