L'etica navale si fonda nelle tradizioni di solidarietà, di comportamento, di rispetto, di consuetudini, molto spesso tradotta e codificata nel diritto internazionale, ma da sempre valorizzata
solo dal comune sentire della "gente di mare”.
Tramandata nel patrimonio delle superstiti conoscenze marinare, interiorizza la cultura del rispetto incondizionato per il mare.
Mare aperto significa libertà:
libertà di navigazione,
libertà di esercitare i commerci, libertà di sfruttare le risorse, libertà di godere la natura.
Libertà…, ma anche rispettoso timore per gli imprevisti e i pericoli che esso riserva a chi vi si avventura, consapevole audacia a
una sfida misurata e ragionata con se stesso e con le proprie possibilità.
I naviganti di tutti i tempi hanno sempre avvertito la necessità di adottare dei metodi che rendessero possibile comunicare, almeno a distanza visiva, tra le imbarcazioni, al fine di scambiarsi quei messaggi urgenti che consentissero una maggiore sicurezza in mare.
I primi tentativi per codificare tali metodi di segnalazione, si ebbero verso la fine del XVII secolo per merito delle Marine militari che, più di quei mercantili, ne avvertivano la necessità e l’urgenza.
Si svilupparono, così, vari codici di segnalazione, comprensibili solo dalle navi appartenenti alla stessa marina; con il trascorrere del tempo e con lo sviluppo dei traffici mercantili navali, si avvertì la necessità di realizzare un codice internazionale comprensibile da tutti, indipendentemente dalla diversità del linguaggio nazionale.
Alla fine dell’Ottocento si ebbero i primi codici internazionali che, con l’evolversi della tecnologia, si adeguarono alle mutate esigenze della navigazione marittima.
I segnali previsti dal codice possono essere trasmessi con i più svariati mezzi di comunicazione che vanno dai più antichi effettuati con bandiere, alle segnalazioni basate su lampi di luce con i simboli dell’alfabeto Morse, alle segnalazioni sonore per arrivare alle più moderne basate sulla radiotelegrafia, radiotelefonia, ecc.
Il Codice Internazionale dei Segnali prevede un complesso di quaranta bandiere, ventisei del quale individuano le lettere dell’alfabeto internazionale, dieci individuano i numeri dallo zero al nove, tre sono bandiere ripetitrici per le lettere doppie e una detta intelligenza, rappresenta la bandiera distintiva del Codice Internazionale dei Segnali.
Le quaranta bandiere sono confezionate con stoffa di cinque colori diversi: bianca, azzurra, rossa, gialla e nera, a strisce orizzontali, verticali o oblique, in modo da formare combinazioni di colori e configurazioni facilmente distinguibili.
VERNISSAGE: venerdì 3 agosto ore 19,30
a cura di: Fabio D’Achille per MAD Rassegna d’Arte Contemporanea
SEDE ESPOSITIVA: Fishing Club, Piazza Lanzuisi, San Felice Circeo (LT)
ORARI DI APERTURA: da lunedì a domenica dalle 18,00 alle 22,00. Fino al 31 agosto.
Ingresso libero
INFO: 393.3242424 – eventi@madarte.it





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